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"ABBRACCI" di Jimmy Liao

  • Dott.ssa Federica Zingarino
  • 22 nov 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Un abbraccio vuol dire “Tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita. (Paulo Coelho)

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Nel libro “Abbracci” di Jimmy Liao si racconta la storia di un leone dalla criniera rossa che un giorno viene improvvisamente svegliato da un pacchetto regalo caduto dal cielo sulla sua testa. Quando, con rabbia, tenta di distruggerlo, da esso ne esce a sorpresa un libro intitolato Abbracci. Pagina dopo pagina il leone lo legge, dapprima disgustato alla vista di tanti abbracci fra animali e bambini. Poi, piano piano, qualcosa in lui si smuove facendo affiorare alla memoria un lontano ricordo...Un libro che parla alla fragilità dell’adulto moderno e alla sua incapacità di stare davvero di fronte all’altro, accogliendolo.

L’importanza degli abbracci possiamo trovarla sia nella sua etimologia: “Abbraccio” vuol dire “cingere qualcuno, gesto di autentica protezione, con le braccia”. Infatti quando si compie un abbraccio, il collo ed il petto dell’altra persona vengono coperti con il nostro corpo; sia nel significato figurato che diamo a questo piccolo grande gesto: comprendere, contenere, seguire, accettare, dedicarsi a qualcosa.

L’abbraccio è fondamentale per l’uomo anche per i suoi significati comunicativi. L’abbracciare ci fa tornare a quelle sensazioni di protezione e sicurezza che si provavano in età infantile quando i genitori ci proteggevano e ci facevano sentire accolti. L’abbraccio presuppone l’esperienza del Contatto (Rispoli, 2016, 2004), un funzionamento fondamentale per la crescita del bambino.

Un bisogno che sente qualsiasi essere umano: è innato e fa parte di ogni essere vivente. Il bambino sin da piccolo mostra il desiderio di stare tra le braccia della mamma, semplicemente sentendo il Contatto. Poggia il viso sulla sua spalla, pelle a pelle e se ne sta così, senza far nulla, null’altro che sentire il Contatto. Contatto fatto di sguardi, suoni, odori, immaginazioni ed odori. Nel contatto c’è uno scambio reciproco, si passa oltre i limiti e si entra nello spazio privato e più intimo dell’altro. Il Contatto è dunque un'Esperienza multidimensionale.

Ed è per questo che numerose ricerche hanno indagato il significato dell’abbraccio, alcune di queste hanno anche quantificato il numero degli abbracci giornalieri; da quattro, utili per il mantenimento del benessere psicofisico, fino a dodici, nelle circostanze di maggiore solitudine e smarrimento (Zhivotovskaya, 2012). Anche la famosa psicoterapeuta statunitense Virginia Satir (1988) scrisse in un suo testo: “Ci servono quattro abbracci al giorno per sopravvivere. Otto abbracci per mantenerci in salute. Dodici abbracci per crescere”.

Oltre alla componente psicologica non va trascurata quella fisiologica, dove l’organismo produce le endorfine, sostanze prodotte dal cervello che abbassano la soglia del dolore e aumentano la sensazione di piacere e benessere. La ragione è che un abbraccio sincero produce un ormone chiamato "ossitocina", noto anche come l'ormone dell'amore. Questa sostanza ha molti benefici sulla nostra salute fisica e mentale, ci aiuta, tra l'altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro e calmare le nostre paure e l'ansia. Un’altra Esperienza di Base del Sé importante nell’atto dell’ abbraccio è il Dare (Abbracciare). Fin dall’infanzia il bambino trova piacere non solo nell’andare a prendersi ciò che desidera ma anche nel poter Dare agli altri, Abbracciare, nel carezzare, nel donare affetto e amore. Il più delle volte i bambini accolgono i genitori dal ritorno dal lavoro con un caldo e stretto abbraccio, un gesto così spontaneo e ricco d’amore. Il bambino dona questo piccolo gesto al genitore. L’abbraccio, quindi è un piccolo gesto quotidiano, non è soltanto un incontro spontaneo tra due corpi ma un modo per aprire il proprio cuore.



Bibliografia:

Liao J. (2013), Abbracci, Gruppo Abele, Torino

Rispoli L. (2016), Il Corpo in Psicoterapia oggi, Franco Angeli: Milano

Rispoli L. (2014), Il Manifesto del Funzionalismo Moderno, Alpes: Roma

Rispoli L. (2004), Esperienze di Base e Sviluppo del Sè, Franco Angeli: Milano

Satir V. (1988),The New Peoplemaking, - trad. it. In famiglia... Come va?, Impressioni Grafiche, Acqui Terme (AL), 2000

Zhivotovskaya E. (2012) , “Oxytocin: Go Out and Touch Someone”, Positive Psychology News March 23


 
 
 

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